La derattizzazione per dire “Stop” ai danni al mobilio e alle attrezzature. “Stop” al rischio di malattie, causa del rilascio di microrganismi nell’ambiente.
La derattizzazione, ovvero le azioni di controllo ed eliminazione dei topi sono sempre più richieste a causa dell’inurbazione progressiva degli ambienti naturali che ha portato al contatto sempre più stretto tra persone e animali, come appunto i roditori. Per derattizzazione si intendono gli interventi mirati ad allontanare ed eliminare ratti e topi da proprietà o ambienti pubblici frequentati da persone, come aziende, parchi e giardini. Non è invece possibile intervenire con azioni di eliminazione contro altri roditori come scoiattoli e ghiri, in quanto fauna selvatica protetta. Un’eliminazione tempestiva di topi è resa necessaria dalla loro estrema prolificità e dal pericolo che possano trasmettere pericolose malattie, che in alcune condizioni provocano perfino la morte.
I danni economici provocati da un’infestazione di topi e ratti non rappresentano l’unico aspetto negativo. A questi si devono aggiungere problemi di ordine igienico-sanitario quali la trasmissione di malattie infettive e l’imbrattamento dei locali con riflessi negativi sui clienti.
Topi
Il Topo domestico è piccolo, da adulto pesa circa 20 gr. Curioso, indaga tutto quello che incontra; dentro le case ha un raggio di azione di qualche stanza. Gli individui selvatici vivono anche nei dintorni delle case rurali e di periferia. Approfittano di ogni genere alimentare, consumando oltretutto semi o bacche che trovano ai margini del giardino o nei cespugli. I topi domestici vivono anche in città, capita di scovare un nido dentro una scatola lasciata in cantina, negli interstizi dei muri e in ogni altro posto che riescono a sfruttare favoriti delle loro piccole dimensioni.
Ratti
Il Ratto dei tetti è un animale che può misurare più di 30 cm, agile e flessuoso. Essendo un ottimo scalatore sfrutta l’ambiente in modo tridimensionale. A volte capita di vederne uno in equilibrio su un filo teso a mezz’aria. Può costruire i nidi sugli alberi di un bosco che contorna la casa oppure, su quelli del giardino. Negli edifici si insedia soprattutto nelle parti alte. Frequenta: i tetti, le soffitte, i balconi, le pergole; ai primi freddi, nella ricerca del cibo, può penetrare dentro le case. Si nutre di cereali, di frutti freschi, ma anche di ogni tipo di rifiuto alimentare. Il Ratto delle chiaviche è più grande del Ratto dei tetti, e ha un aspetto corpacciuto. Come conseguenza di una corporatura più robusta nei movimenti è impacciato e si arrampica con qualche difficoltà. Abile scavatore di gallerie sotterranee che sterra per rifugiarsi e costruire il nido. Nuota anche per lunghi tratti. Nelle periferie vive sulle sponde dei corsi d’acqua, nelle scarpate con vegetazione e nelle discariche. In città risiede nei parchi, negli scarichi e nelle fogne. Il Ratto delle chiaviche frequenta le parti basse degli edifici. Si nutre di tutto: semi, frutti, radici di piante, rifiuti urbani, ecc.
Saperli riconoscere
I topi e i ratti sono diversi e le differenze sono grandi. Tra i roditori interessati c’è una specie di topo e due specie di ratti.
Il servizio di gestione e controllo dei roditori proposto e certificato da BMB riguarda il Topo domestico (Mus domesticus), il Ratto delle chiaviche (Rattus norvegicus) e il Ratto dei tetti (Rattus rattus).